Remunerazione delle riserve obbligatorie: riflessioni post-azione monetaria BCE – Agosto 2023

di Ivo Invernizzi*

      In occasione dell’ultima riunione di politica monetaria del 27 luglio 2023, oltre ad alzare i tassi di riferimento di 25 basis point,  la BCE ha annunciato che la remunerazione delle riserve obbligatorie  (ROB) detenute dalle banche europee presso BCE, sarà ridotta allo 0% rispetto al precedente DFR Deposit Facility Rate del 3,50% (fino a luglio, e ora, post “increase” di 25 basis point, fissato al 3,75%). La BCE aveva già ridotto la remunerazione delle riserve minime in ottobre 2022 quando ha iniziato ad applicare il tasso sui depositi (DFR) invece del tasso applicato alle principali operazioni di rifinanziamento (Main Refinancing Operations).

Citiamo gli intenti di BCE direttamente dallo Statement BCE del 27 luglio:

“La decisione odierna di ridurre la remunerazione delle riserve minime preserverà l’efficacia della politica monetaria mantenendo l’attuale grado di controllo sull’orientamento della politica monetaria e garantendo la piena trasmissione delle decisioni sui tassi di interesse del Consiglio direttivo ai mercati monetari. Allo stesso tempo, migliorerà l’efficienza della politica monetaria riducendo l’importo complessivo degli interessi che devono essere pagati sulle riserve al fine di attuare la posizione appropriata”.

La modifica entrerà in vigore a partire dal 20 settembre 2023, quando inizierà un nuovo periodo di mantenimento della riserva obbligatoria.

Ricordando che il livello di riserve minime depositate dalle banche europee è pari 165 miliardi di euro a livello di sistema (1% circa dei depositi totali nel sistema), le stime di alcunI esperti quantificano tra i 4 e 5 miliardi di euro il ‘balzello totale’ che le banche europee dovranno pagare in termini di minori utili netti dell’esercizio 2023, pertanto un impatto risibile che si aggira tra l’1 e il 5% degli utili netti ma certamente con un effetto più marcato sulle banche che basano la quasi totalità del loro funding sui depositi della clientela.

Secondo alcuni esperti esistono due fondamentali tipi di motivazioni alla base di tale mossa BCE:

Obiettivo segnaletico: rendere più efficace la trasmissione della politica monetaria
Obiettivo ‘politico’: “smettere di concedere sovvenzioni ingiustificate alle banche”

In realtà, tale azione monetaria seppure abbia una valenza reddituale limitata per le banche,  potrebbe essere puramente orientata a migliorare profitto sul conto economico BCE: la BCE sta accusando dure perdite in conto capitale sul suo portafoglio proprietario obbligazionario acquistato a rendimenti negativi o vicini allo zero, ma versa un tasso nominale alto sulle riserve obbligatorie (prima) e sulle riserve in eccesso (tuttora) delle banche. In sintesi, la redditività delle banche europee è danneggiata solo marginalmente perché la maggior parte degli interessi che seguiteranno a percepire deriva dalla detenzione di riserve in eccesso.

*“i contenuti sono riferibili unicamente all’autore ed esprimono la sua personale opinione al 08/08/2023, non costituiscono alcuna raccomandazione d’investimento e non impegnano le società e istituzioni di appartenenza”

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RIFERIMENTI

ECB adjusts remuneration of minimum reserves, ECB 27 July 2023

https://www.ecb.europa.eu/press/pr/date/2023/html/ecb.pr230727~7206e9aa48.en.html

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