L’importanza dello SWIFT e la situazione russa – Marzo 2022

a cura di  Leonardo Palermo

        Che cos’è lo SWIFT Customer Security Programme

SWIFT (acronimo di “Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication”) è una organizzazione fondata nel 1973 in Belgio, avente lo scopo di stabilire processi comuni e standard per le transazioni finanziarie. SWIFT offre una rete sicura che permette a più di 10.000 istituti finanziari, in 212 Paesi, di inviare e ricevere informazioni riguardanti, appunto, le transazioni finanziarie.

A seguito dell’attacco perpetrato verso l’organizzazione, il quale ha generato perdite per  milioni di dollari per gli Istituti Finanziari membri, quest’ultima ha implementato, a partire da maggio 2016, un “Customer Security Programme” a livello globale, avente lo scopo di garantire che le misure di sicurezza delle Istituzioni Finanziarie contro questa tipologia di attacchi siano efficaci ed aggiornate. Lo scopo del programma è quello di migliorare la condivisione delle informazioni, gli strumenti relativi a SWIFT e fornire un Framework di controlli (“Customer Security Controls Framework”) finalizzato ad incrementare la sicurezza dei membri. Tutti gli Istituti che aderiscono al circuito SWIFT devono svolgere, annualmente, un assessment finalizzato ad attestare la conformità rispetto al framework, il quale ha tre obiettivi principali:

  1. Definire linee guida per la sicurezza e la protezione dell’infrastruttura e degli ambienti ospitati presso gli Istituti membri;
  2. Rilevare e prevenire in modo tempestivo frodi e attività illecite;
  3. Promuovere la collaborazione tra gli Istituti membri al fine di prevenire attacchi cyber.

La “sanzione delle sanzioni” e l’alternativa cinese

In seguito agli attacchi perpetrati dalla Russia nei confronti dell’Ucraina, quest’ultima ha richiesto all’Europa ed agli Stati Uniti di applicare la cosiddetta “sanzione delle sanzioni”, ovvero escludere le banche russe dal circuito SWIFT.

Tagliare la Russia dallo SWIFT avrebbe degli impatti rilevanti, non solo per l’economia di quest’ultima, ma anche per gli scambi commerciali (di gas naturale e di petrolio) con l’Europa e con gli Stati Uniti, i quali potrebbero essere seriamente compromessi. Nonostante le sanzioni siano ancora in fase di discussione tra le alte cariche dell’Occidente, gli effetti sono già sotto gli occhi di tutti, dato l’aumento spropositato del prezzo del carburante. Secondo alcuni analisti, Europa e Stati Uniti riusciranno a contenere tale aumento nel medio-lungo periodo, aumentando l’approvvigionamento da altre fonti.

Al fine di prevenire degli impatti devastanti nei confronti della propria economia, la Banca Centrale Russa sta lavorando con la Banca Centrale Cinese al fine di trovare soluzioni alternative, che potrebbero aiutare la Russia a bypassare la rete SWIFT. In particolare, pare che le due banche centrali stiano vagliando la possibilità di permettere alle banche russe di connettersi al CIPS (acronimo di “Cross-Border Interbank Payment System”), la “versione cinese” dello SWIFT.

Il CIPS è stato fondato nel 2015 e attualmente comprende solo 80 banche, contro i circa 10.000 istituti finanziari che utilizzano SWIFT. Nonostante ciò, secondo alcuni esperti del settore, esso potrebbe diventare un giorno un vero e proprio concorrente dello SWIFT. Questo perché interesserebbe anche l’India, dato che quest’ultima importa dalla Russia dei prodotti necessari alla produzione agricola. Quindi, un sistema di pagamenti che comprende Cina, India e Russia potrebbe mettere a repentaglio il predominio del dollaro e dell’euro nelle transazioni internazionali.

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