Il lancio di Savings and Investments Union in Europa: e il ruolo delle banche? – Giugno 2025

di Ivo Invernizzi*

La Commissione europea in maggio 2025 ha presentato ufficialmente la sua attesissima strategia per l’Unione del Risparmio e degli Investimenti (Savings and Investments Union o SIU in breve). Questa iniziativa è guidata dalla Bussola della Competitività per l’UE della Commissione. La SIU mira a migliorare il modo in cui i consistenti risparmi del sistema finanziario europeo vengono convogliati verso gli investimenti nei mercati dei capitali europei. Si tratta pertanto di canalizzare il risparmio del vecchio continente verso l’investimento in aziende del vecchio continente.

Le azioni proposte nell’ambito di questa strategia si basano su quattro pilastri.
1. Il primo è incoraggiare gli investitori al dettaglio a convogliare i propri risparmi sui mercati dei capitali.
2. Il secondo pilastro si concentra sull’espansione della disponibilità di capitali in tutta l’UE per sostenere gli investimenti e ridurre i costi di finanziamento per le imprese europee, comprese le PMI e le startup.
3. Il terzo pilastro mira ad eliminare la frammentazione normativa, di vigilanza e politica nei mercati europei, che attualmente ostacola l’efficienza e impedisce agli operatori di mercato di beneficiare delle dimensioni di un mercato integrato.
4. L’ultimo pilastro mira a garantire parità di condizioni in termini di vigilanza finanziaria, in modo che tutti gli operatori di mercato siano trattati allo stesso modo, indipendentemente dalla loro ubicazione. La Commissione promuove la creazione di prodotti finanziari europei o conti di risparmio e investimento attraenti per rendere la partecipazione più facile e più attraente per gli utenti al dettaglio.

La Commissione, mediante la SIU è inoltre fermamente impegnata a salvaguardare la competitività delle banche europee attive a livello internazionale e a garantire parità di condizioni sui mercati europei rispetto alle banche di paesi terzi. Il successo dell’iniziativa dipenderà dalle proposte legislative concrete che verranno presentate ed è importante riconoscere che questi cambiamenti richiederanno tempo, data la complessità e la durata dei processi normativi dell’UE. L’attuale livello di frammentazione normativa ma soprattutto finanziaria all’interno dell’UE, sia delle fonti – sia degli impieghi di capitale, rappresenta un ostacolo significativo alla piena realizzazione dell’SIU.

Per avere successo, l’SIU deve:
Accelerare l’integrazione del mercato dei capitali, con particolare attenzione all’armonizzazione dei regimi di insolvenza e fiscali, riducendo la frammentazione e consentendo alle recenti riforme di produrre effetti.
Promuovere la semplificazione e la convergenza tra gli Stati membri, senza distorcere la concorrenza.
Favorire una crescita guidata dall’innovazione, promuovendo l’uso della tecnologia di registro distribuito (Distributed Ledger Technology o DLT) e dell’intelligenza artificiale (IA) nelle infrastrutture di mercato, supportando la tokenizzazione e facilitando le offerte pubbliche iniziali (IPO) paneuropee.
Sbloccare i risparmi al dettaglio e pensionistici mediante prodotti di investimento flessibili e fiscalmente incentivati e mediante un maggiore allineamento con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e un rinnovato impulso al prodotto pensionistico individuale paneuropeo.
Rafforzare il finanziamento azionario costruendo un mercato più profondo ed equo per le quotazioni dell’equity e il capitale di rischio, semplificando l’accesso alle risorse del Fondo EIC e allineando i finanziamenti pubblico-privati per promuovere gli investimenti tecnologici critici.
Migliorare il finanziamento bancario completando l’unione bancaria europea, migliorando le regole sulla cartolarizzazione e definendo traguardi chiari per il sistema europeo di assicurazione dei depositi (EDIS).
Modernizzare la vigilanza allineando gli standard, sfruttando la tecnologia e procedendo gradualmente verso un quadro di vigilanza unico per i mercati dei capitali dell’UE.

Investimenti

La Commissione Europea mira a orientare i risparmiatori verso prodotti sicuri e più remunerativi, all’altezza delle principali sfide del nostro tempo. Oggi, la maggior parte dei risparmi delle famiglie (soprattutto in Italia) è detenuta in depositi bancari, a dimostrazione di un’attenzione di lunga data alla sicurezza e alla semplicità. Tuttavia, per plasmare un’Europa più innovativa, è essenziale aprire ai risparmiatori prospettive di investimento più ampie per i singoli individui: azioni, fondi di investimento, fondi pensione integrativi e altri prodotti finanziari accessibili.

Settori e strumenti finanziari innovativi

Oltre al risparmio individuale, l’Europa deve attingere a nuove fonti di finanziamento per sostenere al meglio la crescita delle imprese, la ricerca e l’innovazione, con particolare attenzione ai settori strategici: intelligenza artificiale, tecnologie verdi, difesa e spazio. A tal fine, la Commissione intende stimolare gli investimenti in azioni, capitale di rischio e veicoli di investimento alternativi.

Integrazione del mercato finanziario europeo (Capital Market Union o CMU)

Oggi, le differenze nelle prassi nazionali, la frammentazione normativa e l’incompleta convergenza della vigilanza costituiscono ostacoli alla realizzazione di un autentico mercato unico dei capitali. La Commissione europea prevede, già dal prossimo autunno, un pacchetto legislativo mirato sulle infrastrutture di mercato per superare questi ostacoli e incoraggiare ulteriormente le operazioni transfrontaliere.

Il ruolo delle banche

Il settore bancario, pilastro storico della finanza europea, rimane cruciale in questo grande disegno. Il sistema bancario europeo è già regolato da un insieme comune di norme (regole di Basilea, unione bancaria, ecc.); tuttavia, l’Unione si trova ancora ad affrontare l’incompleta attuazione di un meccanismo europeo di garanzia dei depositi e persistenti lacune nella regolamentazione nazionale. In un contesto impegnativo in cui le aziende di credito europee devono confrontarsi con la concorrenza internazionale e gli imperativi della transizione energetica, esse dovranno operare non solo in ambito domestico, ma transfrontaliero entro l’UE. In primo luogo, banche europee solide che operano a livello transfrontaliero sono necessarie per servizi chiave del mercato dei capitali, come la quotazione e la negoziazione. Le banche possono rendere i mercati dei capitali più profondi e liquidi agendo come emittenti di titoli e come intermediari per l’emissione di titoli (sottoscrizione-assunzione a fermo). Le banche sono esse stesse ‘l’albero di trasmissione che congiunge risparmio a investimento’, possono fornire servizi (come la copertura dei rischi) e fungere da intermediari per investitori istituzionali, aziendali e al dettaglio, e in alcuni casi hanno ruolo di investitori e fornitori di liquidità stessi. Inoltre, le banche possono incoraggiare la partecipazione degli investitori al dettaglio ai mercati dei capitali, mobilitando i loro risparmi e garantendo finanziamenti alle imprese. Infine, l’integrazione dei mercati bancari contribuirebbe anche a un’allocazione più stabile ed efficiente dei finanziamenti nell’economia reale dell’UE, ampliando la loro offerta di servizi e rafforzando la concorrenza in tutta l’UE, anche in periodi di recessione economica.

     *“i contenuti sono riferibili unicamente all’autore ed esprimono la sua personale opinione  al 28/06/2025, non costituiscono alcuna raccomandazione d’investimento e non impegnano le società e istituzioni di appartenenza”

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RIFERIMENTI

Savings and investments union strategy to enhance financial opportunities for EU citizens and businesses, European Commission, 19th March 2025

https://finance.ec.europa.eu/publications/savings-and-investments-union-strategy-enhance-financial-opportunities-eu-citizens-and-businesses_en

 

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