EBA Risk Dashboard: bene il capitale e la liquidità delle banche europee- Gennaio 2023

di Ivo Invernizzi*

  Il 12 gennaio 2023, EBA ha pubblicato il suo consueto EBA Risk Dashboard per le banche europee, i cui risultati derivano dalla celebre indagine periodica Risk Assessment Questionnaire di autunno 2022.  Vediamo di sintetizzarne i principali messaggi lasciando al lettore l’approfondimento dei singoli punti:

  • i coefficienti patrimoniali rimangono solidi per la maggior parte delle banche, Il CET1 ratio medio fully loaded è leggermente diminuito su trimestre al 14,8% (15,0% nel secondo trimestre 2022).
  • I ratio di liquidità permangono robusti, l’LCR si è attestato al 162,5% e ha continuato la sua tendenza al ribasso per tutto il 2022 (dal massimo storico del 174,8% nel quarto trimestre del 2021).
  • Il costo della liquidità permane una preoccupazione per le banche, il 60% delle banche intervistate ne attribuisce la causa all’aumentato pricing del debito.
  • Un numero crescente di banche prevede un aumento dei tassi passivi sui depositi delle famiglie e delle società non finanziarie (NFC) (55% e 70% nel RAQ EBA, contro il 20% e il 35% nella primavera del 2022).
  • Nonostante il peggioramento delle prospettive economiche, le banche hanno riportato un NPL ratio dell’1,8%. L’ NPL ratio del 5° percentile più alto si è attestato al 3,8% (3,9% nel secondo trimestre).
  • L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e le prospettive di inflazione sono i fattori principali all’origine degli aumenti negli accantonamenti per perdite su crediti delle banche europee.
  • Le aspettative sulla qualità degli attivi sono peggiorate. Le PMI e il credito al consumo evidenziano le peggiori prospettive (il 60% delle banche prevede un deterioramento della qualità degli attivi dei portafogli crediti nei prossimi 12 mesi).
  • La redditività netta riflette margini di interesse netti più elevati e costi crescenti: ROE stabile 7.7%
  • Sale al 70% e all’80% la quota di banche e analisti che si aspettano un aumento del ROE.
  • Il repricing dei crediti sarà la chiave per il miglioramento della redditività, ora considerata la strategia principale per aumentare l’NII del 55% delle banche intervistate.
  • La tassonomia ‘Green’ dell’UE è lo standard principale per le banche che originano o intendono concedere crediti verdi.
  • I green bond sono la principale fonte di finanziamento di tipo ESG.

Riguardo all’ultimo punto, secondo una  indagine di valutazione annuale dei green bond prodotta da un noto istituto di credito nel 2022 le prospettive per l’emissione di green bond nel 2023 rimangono positive. Nel 2022, le emissioni di obbligazioni sostenibili sono diminuite solo del 18%; gli esperti sostengono assisteremo a una massiccia immissione di green bond nel 2023. Secondo la citata ricerca, supponendo che i mercati finanziari si stabilizzino quest’anno (si aspettano che i tassi di interesse principali raggiungano il picco all’inizio del 2023), il mercato del debito sostenibile si riprenderà nel 2023, registrando una crescita su base annua del 20% rispetto al 2022 e del 5% rispetto al 2021.

*“i contenuti sono riferibili unicamente all’autore ed esprimono la sua personale opinione al 23/01/2023, non costituiscono alcuna raccomandazione d’investimento e non impegnano le società e istituzioni di appartenenza”

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RIFERIMENTI

EBA Risk  Dasboard shows capital and liquidity ratios  remain robust, EBA, 12th January 2023

https://www.eba.europa.eu/eba-risk-dashboard-shows-capital-and-liquidity-ratios-remain-robust.

SEB Green Bond Report: 2023 Transition and Sustainable Financing Outlooks,  23rd December 2022 

https://sebgroup.com/press/press-releases/2022/sebs-green-bond-report-2023-transition-and-sustainable-financing-outlooks.

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