Buone notizie dal business delle carte di credito per le banche americane  – Ottobre 2022

di Ivo Invernizzi*

   Secondo alcuni studi, la spesa per consumi è in aumento negli Stati Uniti, in parte a causa dell’inflazione galoppante. Tale aspetto implica che, le commissioni riscosse dai circuiti di carte di credito dai commercianti retailer ogni volta che un cliente ‘striscia’ le carte sono in aumento. Negli Stati Uniti, i consumatori stanno riprendendo gli acquisti con carta e a credito, a seguito di due anni caratterizzati da un potente aumento del saggio di risparmio a causa della pandemia. Tutto questo, in concomitanza all’evidente ciclo di rialzi di tassi della Federal Reserve, che rafforza i margini d’interesse (NII o Net Interest Income) delle banche a stelle e strisce, anche per il tramite dei circuiti di carte di credito revolving. Si aggiunga infine che, visto l’enorme accumulo di saldi liquidi sui conti nel 2020 e 2021, i saggi di insolvenza su carte americane permangono bassi.

Ad esempio, nel caso di un noto leader bancario degli Stati Uniti i cui risultati economici del terzo trimestre sono stati pubblicati di recente, la spesa per le carte di credito è aumentata del 13% e il saldo medio in essere su di esse è aumentato del 12,4%. La stessa banca ha incrementato di ben 1,25 milioni di unità i nuovi conti con carta di credito nel trimestre marzo – giugno 2022 seppure la banca non avesse ‘rilassato’ i propri standard creditizi a favore della clientela retail.

Per dovere di completezza, ricordiamo che negli States il grado di solvibilità su carte di credito ci è rivelato dal punteggio FICO (Fair Isaac Corporation). Un punteggio FICO include cinque categorie di scoring di affidabilità su 5 parametri:

  • storico dei pagamenti
  • importo dovuto
  • nuovo credito
  • lunghezza della storia creditizia
  • mix di crediti

 Lo stesso player bancario su citato, ha indicato un punteggio FICO medio dei propri clienti pari a 770 e ha fornito un’ulteriore metrica interessante per le carte di credito denominata “margine aggiustato per il rischio“, che è una misura della redditività della carta di credito corretta per il rischio assunto dalla Banca per ogni dollaro di risultato economico. Tale indicatore, si è ridotto al 10,07% rispetto a un anno fa, ma nel terzo trimestre si è lievemente incrementato rispetto al 9,95% del secondo trimestre 2022.

Il rischio assunto dalle banche originato da carte di credito è ben spiegato dai tassi d’insolvenza.

Nel grafico seguente mostriamo la relazione tra i tassi d’insolvenza e i tassi d’interesse per le carte di credito tra il 2014 e il 2022. Si nota ad evidenza la riduzione delle insolvenze da febbraio 2020 a fine 2021 in concomitanza della pandemia.

TASSO DI INSOLVENZA SU CARTE E TASSO DI INTERESSE BANCA COMMERCIALE SU CARTE DI CREDITO NEGLI STATI UNITI 2014-2022

Fonte: Saint Louis Fed, September 2022

Di seguito, citiamo i risultati di uno studio della Federal Reserve denominato ‘Credit Card Profitability’ pubblicato il 9 settembre 2022. La maggior parte delle analisi delle carte di credito incluse nello studio, si basano su dati normativi a livello di banca, che consentono solo un calcolo di redditività a livello di istituto di credito, ma non della redditività a livello di singolo portafoglio di carte di credito. Lo studio introduce  una panoramica della redditività delle carte di credito, utilizzando due set di dati del Capital Assessments and Stress Testing Report (FR Y-14M) per il periodo  gennaio 2014 – dicembre 2021, osservando un campione costante di 13 banche statunitensi.

I driver della redditività delle carte di credito

Nella citata nota della Fed, gli autori esaminano le determinanti della redditività da carte di credito raggruppandole.

Nello specifico, lo studio scompone la redditività delle carte di credito in base alle due funzioni principali delle stesse:

  • una funzione di transazione
  • una funzione di credito.

Se da un lato la funzione di transazione, o pagamento, consente all’utente di acquistare beni senza utilizzare contanti, d’altro lato la funzione di credito consente all’utente di prendere in prestito incrementando i saldi debitori sulle proprie carte di credito.

Tre importanti fonti di reddito differiscono per le due funzioni su indicate.

  • La principale fonte di reddito per la funzione di transazione è l’interscambio, che è la commissione di rete pagata dalla banca acquirente (la banca del commerciante) alla banca emittente (la banca del titolare della carta).
  • Per la funzione di credito, il reddito da interessi è la principale fonte di reddito per la Banca.
  • L’ultima fonte di entrate da carte di credito sono le commissioni di utilizzo, comprese le commissioni per il ritardo di pagamento, le commissioni per il superamento del limite creditizio, le commissioni di cambio.

Nell’intervallo temporale considerato, la funzione di credito rappresenta circa l’80% della redditività della carta di credito. Il contributo della funzione di transazione è leggermente negativo, poiché i premi e le altre spese sulle transazioni con carta di credito superano i ricavi interbancari delle banche. Inoltre, le commissioni, in particolare le commissioni per ritardi di pagamento, costituiscono circa il 15% della redditività delle carte di credito.

Entriamo maggiormente nel dettaglio delle componenti positive di reddito da carte di credito:

  • la prima componente principale della redditività è il margine di credito netto (NCM o Net Credit Margin), o redditività dei saldi revolving.
  • La seconda componente è il margine netto di transazione (NTM o Net Transaction Margin ). I prestatori di carte di credito ricevono entrate interbancarie e commissioni annuali, che danno al consumatore l’opportunità di utilizzare la carta, mentre le loro spese includono le spese interbancarie e le spese ‘di ricompensa’.
  • La terza componente di redditività sono le commissioni da ritardo e altre commissioni (escluse le commissioni annuali che fanno parte del NTM), che rappresentano circa il 16% della redditività aggregata delle carte di credito.
  • Il resto della redditività deriva da trasferimenti di saldi, pagamenti anticipati e altri fattori vari.

 Return On Assets  (ROA) per le carte di credito

Dal lato Banca, il reddito operativo da attività Return on Assets o ROA sul saldo della carta di credito è dato da:

 [interest income + noninterest income – interest expense – noninterest expense – loan loss]/ [revolving balance + purchases + other (balance prepayments, charges, fees, etc.)]

Prima dell’inizio della pandemia nel marzo 2020, il ritorno sugli attivi da carte (ROA) era abbastanza stabile, diminuendo solo leggermente dal 2014 al 2019. E’ seguita una riduzione importante, e, entro la fine del 2021, il ROA delle carte di credito è tornato più vicino alla media  di lungo termine,  come evidenziato nel grafico sottostante:

Fonte: Call Report and Federal Reserve Board, Form FR Y-14M, Capital Assessments and Stress Testing, 2022

Le conclusioni principali

Per comodità del lettore, sintetizziamo alcune conclusioni dello studio Fed:

  • in primo luogo, come suggerisce l’ampia quota di redditività derivante dalla funzione del credito, l’andamento dell’NCM (Net Credit Margin) è stata molto simile a quello della redditività totale.
  • la quota dei saldi di carte revolving è generalmente diminuita nel tempo. È crollata nel 2021, quando i debitori hanno pagato i loro saldi a tassi d’interesse più elevati.
  • il costante calo del Net Transaction Margin è dovuto in gran parte a un aumento delle spese mediante utilizzo dei premi, che sono passate da una media trimestrale del 3,5% del volume degli acquisti nel 2015 a circa il 4,4% nel 2020, con un aumento di circa il 25%.
  • L’aumento delle spese da premi negli ultimi anni è associato a un maggiore utilizzo delle cosiddette ‘carte premio’.
  • I debitori revolver pesanti tendono ad avere score di solvibilità (FICO) e reddito inferiori rispetto ai ‘revolver leggeri’, che a loro volta tendono ad avere score di credito e reddito inferiori rispetto ai cosiddetti transactor (debitori ad alto numero di transazioni).
  • Poiché la funzione creditizia delle carte di credito comprende circa l’80% della redditività per la Banca e le commissioni comprendono la maggior parte del restante 20%, la maggior parte delle entrate da carte di credito sono pagate da clienti revolver pesanti e leggeri.

*“i contenuti sono riferibili unicamente all’autore ed esprimono la sua personale opinione al 22/10/2022, non costituiscono alcuna raccomandazione d’investimento e non impegnano le società e istituzioni di appartenenza”

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RIFERIMENTI

Federal Reserve of Saint Louis Credit Card Series, September 2022

https://fred.stlouisfed.org/tags/series?t=credit+cards.

Credit Card Profitability,  Robert Adams, Vitaly M. Bord,  and Bradley Katcher,  Federal Reserve ,September 2022

https://www.federalreserve.gov/econres/notes/feds-notes/credit-card-profitability-20220909.html.

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