Beta dei depositi di banche europee: uno studio Fed – Febbraio 2024

di Ivo Invernizzi*

Analizziamo in modo chiaro e comprensibile il beta dei depositi convenzionali, che si riferisce al rapporto tra la variazione del tasso medio accordato ai depositi bancari divisa per la variazione del tasso di deposito ufficiale BCE (DFR). A tale scopo, ci viene in aiuto uno studio Fed di luglio  2023 del quale desideriamo evidenziare alcune conclusioni. La ricerca si concentra sui beta dei depositi e sui tassi di trasferimento tra le banche europee dell’Eurozona. Ecco i tre principali highlights:

  •   secondo gli autori dello studio, storicamente, l’effetto trasmissivo delle politiche monetarie dai tassi ufficiali ai tassi sui depositi è stato lento e, a seconda della scadenza dei depositi, incompleto.
  •  Con il primo rialzo dei tassi da parte della BCE nel luglio 2022, la trasmissione sui tassi di deposito è stata ancora più lenta rispetto ai precedenti cicli di inasprimento monetario.
  •  Livelli elevati di riserve bancarie in eccesso sembrano essere un fattore importante nello spiegare tale lentezza, anche dopo aver tenuto in considerazione l’effetto di una concorrenza bancaria imperfetta.

Gli autori mettono in luce una evidente correlazione tra variazioni dei tassi ufficiali e tassi di deposito in tutte e quattro le serie di tassi di deposito in risposta ai movimenti del tasso di riferimento della BCE seppure con un lag temporale:

  •  tasso overnight accordato ai depositi privati
  •  tasso sui depositi a termine ai privati
  •  tasso sui depositi a termine delle aziende NFC (Non Financial Corporate)
  •  tasso overnight alle NFC
    In termini di sensitivity:
    1. I tassi sui depositi overnight (a entrambe le categorie di clienti, ovvero famiglie e NFC) sono meno sensibili dei depositi vincolati alle variazioni del tasso sui depositi presso la banca centrale.
    2. La sensitività dei tassi sui depositi delle famiglie alle variazioni dei tassi ufficiali è generalmente inferiore a quella dei tassi sui depositi delle NFC.

Gli autori aggiungono inoltre che:

  •  durante il recente ciclo di hiking, i tassi sui depositi overnight per le società non finanziarie sono aumentati più di quelli per le famiglie.
  • L’effetto passthrough dei rialzi di lungo e breve periodo nei depositi vincolati è maggiore del passthrough nei depositi overnight.
  • Dopo i recenti aumenti dei tassi ufficiali e un aumento più forte dei tassi sui depositi a termine rispetto ai depositi overnight, tale tendenza si sta invertendo e si è verificato un aumento della quota di depositi a termine sia per le NFC che per le famiglie.
  • A causa di una lenta trasmissione dei rialzi BCE al tasso di deposito medio accordato alla clientela ma una rapida trasmissione al tasso medio sui crediti, il margine di interesse netto delle banche (NIM), cioè la differenza tra gli interessi su crediti e altri investimenti e gli interessi pagati ai depositanti e altre passività, ovviamente aumenta con l’aumento dei tassi ufficiali.
  •  Nella misura in cui le banche hanno bloccato finanziamenti ufficiali BCE a basso costo mediante le TLTRO (che peraltro andranno via via riducendosi a causa dei rimborsi), la loro necessità di funding mediante depositi potrebbe essere ridotta.
  •  L’abbondante liquidità, riflessa dalle elevate riserve detenute presso BCE, potrebbe implicare uno spazio limitato per le banche per investire in attività rischiose; quindi, le banche potrebbero non desiderare depositi aggiuntivi.
  • Quando le riserve bancarie in eccesso sono abbondanti (ad esempio, a causa del ciclo di Quantitative Easing pandemico), le banche hanno pochi incentivi ad attrarre nuovi depositi e quindi sono meno disposte ad aumentare il tasso medio di deposito.
  •  In sintesi, esiste una forte correlazione negativa tra i coefficienti di riserva in eccesso e la trasmissione dell’aumento del DFR al tasso medio sui depositi.
  • Il saggio di passthrough (trasmissione delle variazioni di tasso ufficiale BCE al tasso sui depositi) è correlato positivamente a concorrenza bancaria, suggerendo che l’aumento della competizione tra banche per attrarre raccolta fresca è un importante fattore determinante del passthrough del tasso di deposito sia per le famiglie sia per
    le imprese non finanziarie.

Conclusione: nel contesto attuale di BCE ‘in stand by in attesa di futuri eventuali riduzioni di tasso” è probabile che ad un certo punto la concorrenza tra banche sui depositi e, quindi, i tassi di trasferimento aumenteranno per tutti i paesi europei. Secondo i dati ufficiali, a fine dicembre 2023 il beta dei depositi dell’Eurozona calcolato dall’inizio della stretta monetaria di luglio 2022 era del 23%, con un saggio di passthrough medio del 30%. I beta più bassi si sono riscontrati nei depositi di banche con sede legale nei paesi periferici come l’Italia e quelli più alti nei paesi core come Francia e Germania.

*“i contenuti sono riferibili unicamente all’autore ed esprimono la sua personale opinione al 12/02/2024, non costituiscono alcuna raccomandazione d’investimento e non impegnano le società e istituzioni di appartenenza”

______________________________________________________________________________

RIFERIMENTI


What determines passthrough of policy rates to deposit rates in the euro area?, Federal Reserve, 28 th July 2023

https://www.federalreserve.gov/econres/notes/feds-notes/what-determines-passthrough-of-policy-rates-to-deposit-rates-in-the-euro- area-20230728.html

Privacy Preferences
When you visit our website, it may store information through your browser from specific services, usually in form of cookies. Here you can change your privacy preferences. Please note that blocking some types of cookies may impact your experience on our website and the services we offer.