Basilea 4 (e Basel 3 endgame) e business model bancario: un primer – Maggio 2025
di Ivo Invernizzi*
Basilea 4, o la finalizzazione di Basilea III (‘Basel 3 endgame’ come definito negli States), avrà un impatto significativo sui modelli di business delle banche, influenzando le modalità di allocazione e utilizzo del capitale. Le norme richiederanno un calcolo più accurato delle attività ponderate per il rischio, con conseguente potenziale aumento dei requisiti patrimoniali per alcune linee di business e riduzione dei requisiti patrimoniali per altre. Ciò costringerà le banche a rivalutare le proprie strategie, adeguare la propensione al rischio e potenzialmente diversificare i propri modelli di business. Trattandosi di un ‘primer’ daremo solo alcuni spunti sintetici semplici forse ‘ovvii’ e non esaustivi, l’obiettivo è dare ai lettori un quadro d’insieme immediato e ‘non tecnico’; non ce ne vogliano gli specialisti di Basilea per eventuali imprecisioni o omissioni.
Rivisitazione dei requisiti patrimoniali della banca
Attività ponderate per il rischio (RWA)
Basilea 4 impone un calcolo più accurato delle RWA, avvicinandole alla realtà economica. Ciò significa che le banche dovranno valutare il rischio delle proprie attività con maggiore precisione, con conseguente potenziale aumento dei requisiti patrimoniali per determinati prestiti e investimenti. Basilea 4 si concentra sul calcolo delle attività ponderate per il rischio, che costituiscono il denominatore del coefficiente patrimoniale CET1 ratio. Introduce nuovi standard per la misurazione del rischio di credito, del rischio operativo e di altri fattori di rischio.
Output Floor
Per le banche che utilizzano metodi basati sui rating interni (IRB), Basilea 4 introduce un capital floor, che garantisce che i livelli di capitale calcolati in funzione di metodi interni (IRB) non siano inferiori a una certa percentuale di quanto sarebbe richiesto utilizzando il metodo standardizzato. Questo limita l’entità del beneficio patrimoniale che una banca può ottenere dai propri modelli interni. Con Basilea 4, le banche che utilizzano l’approccio basato sui rating interni (IRB) dovranno raggiungere una nuova soglia minima, con livelli di capitale “limitati” in base a una percentuale minima degli approcci standardizzati meno sensibili al rischio. A nostro avviso, questo non solo aumenta gli oneri di conformità, ma rende anche l’intera gestione del capitale molto più complessa. In particolare, i calcoli delle banche sugli RWA generati dai modelli interni non possono, complessivamente, scendere al di sotto del 72,5% delle attività ponderate per il rischio calcolate con i metodi standardizzati. Ne consegue una limitazione del beneficio che una banca può ottenere dall’utilizzo dei modelli interni al 27,5%. L’output floor stabilisce un livello minimo di capitale che le banche devono mantenere, anche quando utilizzano i propri modelli interni, assicurando che non riducano significativamente i propri requisiti patrimoniali.
Metodo standard
Per alcune classi di attività, le banche saranno tenute a utilizzare metodi standardizzati per il calcolo degli RWA, con conseguente potenziale aumento dei requisiti patrimoniali.
Rischio operativo
Viene introdotto un nuovo metodo standardizzato per il rischio operativo, che sostituisce i metodi precedenti. Questo nuovo approccio, basato su indicatori aziendali e perdite storiche, potrebbe anche avere un impatto sui requisiti patrimoniali. Il metodo standardizzato per il rischio operativo di Basilea 4 si basa sull’esperienza effettiva di perdita di una banca, piuttosto che su un calcolo ipotetico, il che potrebbe comportare requisiti patrimoniali più elevati per alcune banche, che nella loro storia aziendale hanno sperimentato concretamente maggiori perdite riconducibili ai driver di rischio operativo.
Diversificazione dei modelli di business bancari
Le banche potrebbero dover diversificare le proprie attività per mitigare l’impatto delle nuove norme. Ad esempio, potrebbero concentrarsi maggiormente su attività a minore intensità di capitale o con un profilo di rischio inferiore.
Sviluppo del retail banking digitale e omnicanale
Le banche potrebbero dover investire in tecnologie digitali e omnicanale per migliorare la propria efficienza operativa e ridurre i costi, il che potrebbe essere particolarmente importante nel contesto di requisiti patrimoniali più elevati.
Risk management
Le banche dovranno rafforzare i propri processi di gestione del rischio per garantire la conformità alle nuove norme e gestire efficacemente i rischi associati alle proprie attività.
Capital management
Basilea IV porterà probabilmente a un riesame delle maggiori efficienti policy di allocazione interna del capitale, con una maggiore potenziale allocazione di capitale alle attività con un profilo di rischio più elevato. Pertanto, l’efficienza e la performance delle funzioni di capital management diverrà critica non solamente al fine di ‘risparmiare basis point di CET1 ratio’ ma soprattutto al fine di consentire una redistribuzione degli assorbimenti patrimoniali alle attività strategiche e a maggior redditività per unità di rischio.
Strategie competitive vincenti
Le banche potrebbero dover apportare adeguamenti strategici, come la razionalizzazione dei bilanci, la riduzione della dipendenza da determinate fonti di finanziamento o la concentrazione su mercati di nicchia. Ciò potrebbe includere la focalizzazione su attività più efficienti in termini di capitale o l’ottimizzazione dei processi di gestione del rischio.
Prodotti
I requisiti patrimoniali più severi di Basilea III e quattro possono incentivare le banche a ridurre la propria esposizione a prodotti complessi che comportano rischi più elevati e conseguentemente maggiori RWA.
Cost control & efficiency
La pressione esercitata sul top management delle banche al fine di soddisfare i requisiti patrimoniali e mantenere e aumentare la redditività può spingere le banche a semplificare le operazioni, ridurre i costi operativi e a migliorare l’efficienza, riducendo le esposizioni di bilancio su prodotti finanziari complessi e a maggior assorbimento patrimoniale. Le banche dovranno concentrarsi sul miglioramento della propria efficienza operativa per ridurre i costi e aumentare la redditività, aspetto particolarmente importante nel contesto di crescenti requisiti patrimoniali.
Principali modelli di business: ipotesi
Ad esempio, i modelli di business bancari al dettaglio e all’ingrosso potrebbero subire effetti diversi rispetto ai modelli di investment banking.
– Banca commerciale focalizzata sul retail banking: limitazione e/o riduzione delle esposizioni a maggior assorbimento patrimoniale in termini di rischio di credito
– Banca Corporate: propensione a rapporti con aziende solide, maggiore granularità esposizione su clientela core e uscita dai mercati corporate meno redditizi e ad alto rischio
– Investment Bank: adozione di modelli interni di risk management per il rischio di mercato maggiormente orientati alla riduzione degli assorbimenti patrimoniali o RWA nel caso di strumenti finanziari complessi che possano mutuare le migliori caratteristiche dei metodi storici, dei metodi analitici o parametrici e delle Monte Carlo Simulation.
Gestione del model risk nel risk management
Le banche dovranno garantire che i propri modelli interni di risk management siano robusti e affidabili e che siano adeguatamente testati e convalidati.
Data science
Le banche dovranno garantire di disporre di dati accurati e tempestivi mediante data scientist preparati e a supporto dei nuovi calcoli degli RWA. La Business Intelligence Data Analysis diverrà fattore critico di successo e driver di vantaggio competitivo ineludibile per poter permanere nell’arena competitiva.
Comunicazione e formazione interna
Le banche dovranno comunicare efficacemente le nuove regole di Basilea ai propri dipendenti e agli stakeholder e formare entrambi mediante attività didattiche che sensibilizzino l’operato di tutti, dal manager all’addetto di business, sull’importanza del proprio operato quotidiano in termini di ripercussioni “a la Basilea 4”. Anche le singole operazioni elementari come la concessione del credito retail potranno impattare l’uso efficiente del capitale.
Information Technology
Le banche potrebbero dover investire in nuove tecnologie a supporto dei nuovi calcoli degli RWA e per gestire la propria esposizione al rischio.
Informativa finanziaria
Basilea 4 richiede una comunicazione più dettagliata delle riserve patrimoniali e di altre metriche finanziarie della banca (ad es. Economic Value of Equity, ECAP o Economic Capital, NII o Net Interest Income, CET1 Ratio e Total Capital Ratio, NSFR, LCR, Leverage Ratio etc.) sia alle autorità di vigilanza, sia alla comunità finanziaria in generale.
Conclusioni
Non esiste un ‘miglior business model’ bancario in assoluto per il Comitato di Basilea. Secondo alcuni studi, Basilea III e 4 presentano alcuni elementi molto utili, in particolare un leverage ratio (un “backup” decisamente troppo limitato), un buffer di capitale, una proposta per affrontare la pro-ciclicità (CCy buffer) mediante accantonamenti di capitale dinamici basati sulle perdite attese e sulla liquidità, nonché leverage ratio stabili. Tuttavia, i citati studi dimostrano anche che la ponderazione del rischio di Basilea e l’utilizzo di modelli interni alle banche per la sua determinazione portano a un arbitraggio regolamentare sistematico che ne compromette l’efficacia. L’evidenza empirica sui fattori determinanti della rischiosità di una banca (misurata dalla Distance-to-Default nei citati studi) mostra che una metrica come il leverage ratio semplice supera di gran lunga la valenza segnaletica del CET1 e Tier 1 ratio di Basilea. Si noti ad esempio che, banche con modelli di business orientati prevalentemente al wealth management e alla raccolta da clientela private HNWH avranno per ovvii motivi CET1 ratio migliori rispetto alle banche commerciali dedicate al finanziamento di privati e aziende, con rischio di credito maggiore e conseguentemente CET1 ratio più bassi. Questo non consente la comparabilità diretta dei CET1 ratio per banche con modelli di business radicalmente differenti. Inoltre, le caratteristiche del modello di business (dopo aver controllato i fattori macroeconomici) hanno un impatto enorme. L’origination di derivati, il prime brokering, ecc., comportano rischi molto diversi per il core deposit banking. La corretta ‘miscela’ tra retail bank, corporate bank, investment bank e attività sui mercati finanziari porta alla valutazione corretta delle RWA e del rispettivo accantonamento di capitale ottimale in funzione del ‘mix’ di rischio operativo, rischio di credito, rischio di mercato, rischio di liquidità, rischio tasso e altri che è idiosincratico e peculiare della formula imprenditoriale della singola banca.
*“i contenuti sono riferibili unicamente all’autore ed esprimono la sua personale opinione al 25/05/2025, non costituiscono alcuna raccomandazione d’investimento e non impegnano le società e istituzioni di appartenenza”
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RIFERIMENTI
BIS Working Papers, No 682. Bank business models: popularity and performance, BIS, December 2017
https://www.bis.org/publ/work682.pdf
Bank Business Models and the Basel System, Researchgate, March 2014
https://www.researchgate.net/publication/314935532_Bank_business_models_and_the_Basel_system