EBA: buone notizie sul fronte Banche EU, ma attenzione a inflazione e tassi – Dicembre 2021

di Ivo Invernizzi

       Citiamo testualmente qui di seguito i principali highlights desumibili dall’ultimo Risk Assessment of the European Banking System  pubblicato da EBA sul proprio portale il 3 dicembre 2021. Lo studio analizza le principali variabili di solidità, liquidità, solvibilità e redditività di 120 istituti bancari con sede legale nei 25 paesi dell’Unione Europea, confrontandone il dato del secondo trimestre 2020 con quello del secondo trimestre 2021:

  • Le posizioni patrimoniali e di liquidità delle banche sono migliorate di anno in anno, il CET1 ratio (fully loaded) ha raggiunto il 15,5% e il coefficiente di copertura della liquidità (LCR) 174,5%.
  • Anche la redditività è migliorata, il ritorno sul capitale proprio (RoE) delle banche ha raggiunto il 7,4% nel secondo trimestre del 2021. Tuttavia, permangono sfide strutturali per la redditività.
  • Le misure di sostegno fiscale e regolamentare hanno impedito il deterioramento della qualità degli attivi, ma hanno anche reso più difficile per le banche valutare il merito creditizio dei debitori.
  • L’incertezza sulle prospettive economiche potrebbe innescare un repricing dei rischi.
  • L’aumento dei rischi operativi, principalmente a causa dei rischi informatici, richiede alle banche di dare maggiore priorità all’IT e alla sicurezza informatica.

 EBA  ha fatto inoltre sapere che:

“L‘NSFR (Net Stable Funding Ratio = rapporto tra funding stabile disponibile a numeratore e funding stabile richiesto su orizzonte 1 anno)  ha raggiunto in media il 130%, ma l’analisi nel rapporto mostra che sarebbe significativamente inferiore se i finanziamenti della banca centrale fossero esclusi dal numeratore..”

“Il rapporto tra crediti deteriorati (NPL) e crediti totali o NPL ratio è ulteriormente diminuito al 2,3% quest’anno, sostenuto da diverse cartolarizzazioni di NPL di grandi dimensioni..”

“Le perdite per rischio operativo sono aumentate durante la pandemia”.

“I minori costi di svalutazione (crediti) hanno beneficiato la redditività, ma permangono sfide strutturali”.

“La quota di obbligazioni ESG sul totale delle emissioni obbligazionarie bancarie è aumentata negli ultimi anni, raggiungendo quest’anno circa il 20% dei collocamenti totali delle banche”.

Noi di AnalisiBanka, oltre a constatare l’evidente miglioramento della redditività (ROE 7.4% nel secondo trimestre 2021 contro lo 0.4% del secondo trimestre 2020) peraltro legato al recupero degli effetti negativi della pandemia, quindi alle minori svalutazioni crediti di quest’anno rispetto al 2020, ricordiamo che, se da un lato l’atteso aumento dei tassi legato ad aspettative d’inflazione a rialzo, potrebbe apportare  evidenti benefici in termini di migliori margini d’interesse alle banche, d’altro lato si evidenziano due effetti negativi sia in termini di incremento del costo del funding, sia in termini di riduzione delle plusvalenze latenti sui titoli obbligazionari presenti nei consistenti attivi finanziari presenti a bilancio di alcuni importanti istituti bancari europei.  Ricordiamo inoltre che, l’immissione  prolungata di un  boost di liquidità offerta  alle banche da BCE a condizioni eccezionalmente favorevoli al fine di fronteggiare le difficoltà della pandemia, potrebbe ridursi in futuro.

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