di Ivo Invernizzi
Secondo il contributo sul tema dell’Open Banking denominato ‘Open Banking 2022: three ways Banks can benefit’ pubblicato da Strands il 3 novembre 2021, buona parte dei grandi nomi bancari mondiali, tranne alcune eccezioni, non ha ancora concretizzato un’effettiva strategia ‘aperta’. In realtà, proprio il 2022 potrebbe essere l’anno chiave in cui l’open banking darà una spinta propulsiva alla redditività del settore. Il citato contributo ci dice che, l’Open Banking rappresenta una delle frontiere evolutive del modello di business del settore bancario, almeno per tre motivazioni:
- fare Open Banking nel 2022 significherà proteggere e costruire una solida reputazione fiduciaria e di sicurezza informatica (cybersecurity) che faccia dormire ‘sonni tranquilli’ al cliente. La condivisione di dati sensibili della clientela con operatori terzi (fintech ad esempio), soprattutto connessi a servizi di pagamento in ambito direttiva europea PSD2, enfatizza la necessità di proteggerne la riservatezza mediante adeguati sistemi di sicurezza.
- Le banche potranno ricorrere all’Open Banking considerandolo più come un’opportunità che come una minaccia alla propria formula imprenditoriale. È certamente innegabile che, le istituzioni creditizie dispongono di grandi quantità di dati della clientela che rappresentano un patrimonio ‘di stock’ ‘statico’ inestimabile, ma talvolta incontrano difficoltà nel conferire ‘dinamicità allo stock’ e rapidità d’uso di questi dati in termini di flussi. Di questo stock di dati certo le fintech non dispongono autonomamente, ma possono avervi accesso grazie alle partnership con le banche. L’utilizzo dinamico di un database può aggiudicare preziose occasioni di profittabilità sia alla Banca sia alla fintech in ottica ‘win win’.
- L’Open Banking sarà una delle chiavi di volta del business se andrà ‘a braccetto’ con la digitalizzazione delle operations, e le banche potranno fare la differenza impiegando al meglio le tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale (Artificial Intelligence o AI).
Per noi di AnalisiBanka, ora più che mai e soprattutto nel 2022, le banche non potranno più ignorare le collaborazioni con società esterne mediante API (Application Programming Interface) che consentiranno a tali società di fornire i servizi bancari ‘in esterni’ per conto delle banche partner. Si ricordi tuttavia che, il concetto di ‘Open Banking allargato’ non si limita ai soli servizi di pagamento contemplati dalla PSD2, ma a tutte le forme di accordi di collaborazione esterna stipulati dalla Banca con società non bancarie, si vedano le partnership per la digitalizzazione dei processi di vendita di prodotti d’investimento ‘multicanale’ o il ridisegno dei meccanismi operativi delle agenzie, eliminando quasi totalmente l’uso della carta. Banalmente l’estensione della ‘firma digitale’in filiale ne è un esempio pratico.