Stretta monetaria BCE: i pro e contro per le banche europee – Febbraio 2023
di Ivo Invernizzi*
Il 2 febbraio 2023 la BCE ha annunciato un aumento del tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali (Main Refinancing Operations) di 50 basis point innalzando tale tasso al 3% (e del Deposit Facility Rate di altrettanti 50 basis point, portandolo al 2,50%) . Ci permettiamo di introdurre alcune semplici e intuitive considerazioni, scusandoci per la loro chiara ovvietà all’occhio attento del lettore esperto.
La BCE ha anche annunciato la sua intenzione di alzare i tassi di altri 50 basis point a marzo 2023; tale rialzo molto probabilmente:
- sosterrà il margine di interesse (NII o Net Interest Income) e la redditività netta(ROE) delle banche dell’area dell’euro
- sarà una concausa della minore attività creditizia, il credito bancario alle imprese sarà più oneroso
- aumenterà il costo del rischio (COR o Cost of Risk) per le banche
- migliorerà la redditività per le banche con sede legale nei paesi in cui la clientela bancaria ha ottenuto una quota più elevata di finanziamenti bancari a tasso variabile, come Spagna e Italia
- potrebbe contribuire al rallentamento dell’economia vista nel suo quadro globale
- sarà accompagnato da un inasprimento degli standard creditizi minimi richiesti dalle banche alle aziende clienti
- aumenterà i saggi di insolvenza dei clienti che porteranno le banche ad
- aumentare gli accantonamenti per perdite su crediti(LLP o Loan Loss Provisions)
Sebbene le prospettive forti e i risultati solidi dei bilanci di molte banche europee in pubblicazione in questi giorni testimonino livelli di CET1 superiori ai minimi prudenziali, ROE robusti, NPL in riduzione, sussistono altri tre pericoli:
- il rischio di guerre (oltre al conflitto russo-ucraino) in zone geografiche nuove a precario equilibrio geopolitico
- presenza negli attivi finanziari bancari di grandi portafogli di titoli governativi emessi da stati periferici i cui governi saranno costretti a rifinanziarsi a costo superiore
- maggior costo del funding bancario originato dagli ultimi meeting monetari con BCE che inoltre ‘ha stretto i cordoni della borsa’ sulle TLTRO (Targeted Long Term Refinancing Operations) costringendo molte banche, specialmente nell’area periferica a modificare i propri funding plan sostituendo i rinnovi delle TLTRO con emissioni obbligazionarie ‘cheap’ (si vedano ad esempio i covered bond) o altre fonti di finanziamento alternative.
*“i contenuti sono riferibili unicamente all’autore ed esprimono la sua personale opinione al 08/02/2023, non costituiscono alcuna raccomandazione d’investimento e non impegnano le società e istituzioni di appartenenza”
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RIFERIMENTI
Monetary Policy Decisions, European Central Bank, 2 February 2023
https://www.ecb.europa.eu/press/pr/date/2023/html/ecb.mp230202~08a972ac76.en.html