I requisiti di risoluzione per le grandi banche regionali americane – Marzo 2023

di Ivo Invernizzi*

   Nell’ottobre 2022, la Federal Reserve (Fed) e la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) degli Stati Uniti di concerto con l’Office of the Comptroller of the Currency hanno pubblicato un ‘preavviso di regolamentazione proposta’ (ANPR o Advanced Notice Proposal of Regulation) al fine di sollecitare il pubblico feedback sui potenziali miglioramenti dei requisiti di risoluzione per le grandi organizzazioni bancarie regionali che non sono Global Systemically Important Banks (G-SIB). Con la crescita delle grandi organizzazioni bancarie regionali, tali tre Autorità stanno valutando se tali banche debbano essere soggette a requisiti di risoluzione simili a quelli richiesti alle G-SIB, opportunamente adattati per essere commisurati al rischio e alla complessità di questo tipo di banche.

L’ANPR è molto concentrato sul garantire che la FDIC abbia il supporto di cui ha bisogno ai fini della risoluzione ordinata di grandi banche senza mettere a rischio il Fondo di assicurazione dei depositi (il Deposit Insurance Fund).

Categorie standard di regolamentazione

   Prima di addentrarci nella novità di proposta su indicata, riteniamo opportuno evidenziare che la Fed ha diviso le grandi organizzazioni bancarie in quattro categorie di rischio, ciascuna con la propria serie di requisiti specifici. In sostanza, la regolamentazione ha stabilito un quadro che suddivide le banche con attività pari o superiori a 100 miliardi di dollari in quattro diverse categorie basate su vari fattori.

I criteri per l’individuazione delle categorie di rischio sono di seguito riportati secondo un ordine decrescente di livello di rigore normativo:

  • Categoria I: si tratta di banche di importanza sistemica globale (“G-SIB”). Le agenzie utilizzerebbero l’attuale metodologia ai sensi della regola del supplemento G-SIB dell’FRB per determinare l’applicabilità.
  • Categoria II: si applica alle organizzazioni che non sono classificate come G-SIB e hanno più di 700 miliardi di dollari in attività consolidate totali o organizzazioni che hanno almeno 100 miliardi di dollari in attività consolidate totali e 75 miliardi di dollari in attività inter-giurisdizionali.
  • Categoria III: sono organizzazioni alle quali non si applicano le categorie I e II che hanno più di 250 miliardi di dollari in attività totali consolidate o più di 75 miliardi di dollari in una delle seguenti tre categorie:
  • finanziamento ‘wholesale’ o a ingrosso a breve termine
  • attività non bancarie
  • esposizioni fuori bilancio.
  • Categoria IV: organizzazioni con almeno 100 miliardi di dollari di attività consolidate totali alle quali non si applicano le regole prudenziali tipiche delle categorie I-III.

Ragioni della proposta Fed

Ma quali sono le ragioni di questa proposta regolamentare? Eccole:

  • disponibilità di sufficienti risorse al fine di assorbire le perdite presso una grande organizzazione bancaria al fine di preservarne il ‘valore del franchising
  • il metodo di risoluzione preferito dalla FDIC per le banche statunitensi è stata la vendita gestita di un istituto fallito a un altro istituto di credito, trattandosi dell’opzione ‘meno costosa’ per il Fondo di assicurazione dei depositi (DIF).
  • La disponibilità di risorse per l’assorbimento delle perdite presso le grandi organizzazioni bancarie regionali per preservare il valore del franchising, nonché opzioni per la ristrutturazione e la alienazione dell’entità, avrebbero il potenziale vantaggio di ridurre la gravità della perdita in risoluzione, riducendo il costo di risoluzione alla FDIC.
  • ridurre la probabilità che la FDIC sia costretta a vendere la banca fallita a un’altra grande organizzazione bancaria, aumentando il rischio di concentrazione nel settore bancario con nascita di un’altra eventuale banca sistemica.

Requisiti di risoluzione addizionali per le banche regionali di grande dimensione (categorie II e III)

Le autorità di regolamentazione bancaria americane stanno prendendo in considerazione la necessità di ulteriori risorse per l’assorbimento delle perdite presso le grandi banche statunitensi diverse dalle G-SIB (prevalentemente banche di categorie II e III). Vediamo quali potrebbero essere le opzioni:

  • I requisiti delle holding bancarie pure potrebbero vietare alle citate holding di emettere debito a breve termine a terzi, stipulare contratti derivati e altri contratti finanziari qualificati con controparti esterne o garantire determinate passività sussidiarie che creino diritti di insolvenza, compensazione o compensazione per le società controllate.
  • I piani di risoluzione per la maggior parte delle grandi banche statunitensi diverse dalle G-SIB prevedono un quadro di risoluzione a più punti di accesso (Multiple Point Of Entry) in cui la holding bancaria viene posta in bancarotta mentre la filiale operativa (OpCo) viene posta in amministrazione controllata dalla FDIC.
  • l’ANPR prevede che qualsiasi nuovo requisito TLAC (Total Loss Absorption Capacity) per le grandi banche che non sono G-SIB potrebbe essere soddisfatto con l’emissione di debito da parte della holding o della filiale operativa dell’istituto di deposito.

Considerazioni sulla struttura finanziaria delle banche

Alla luce della proposta FED, si impongono due possibili quesiti:

  • in quale misura il debito a lungo termine richiesto assorbirebbe le perdite in uno scenario di fallimento a vantaggio dei creditori più senior, come i clienti depositanti?
  •  il requisito porterebbe probabilmente a un cambiamento nel quadro di risoluzione della banca interessata o a una riduzione delle probabili perdite a livello aziendale in caso di fallimento della banca stessa?

In sintesi

      Con l’ANPR, FED e FDIC chiedono il contributo dell’industria bancaria sui costi e sui benefici di ulteriori standard relativi alla risoluzione per le grandi organizzazioni bancarie non G-SIB, tra i quali:

  • se le grandi organizzazioni bancarie debbano essere tenute a mantenere la capacità di assorbimento delle perdite sotto forma di finanziamenti a lungo termine;
  • se eventuali requisiti per l’emissione e il mantenimento di tali risorse debbano essere applicati a livello di holding bancaria o dell’istituto di affiliato e garantito dalla holding
  • se applicare alle Grandi Organizzazioni Bancarie forme adattate dei requisiti della holding pura, per quanto attiene le società operative;
  • se sia opportuno stabilire requisiti di separabilità.
  • il potenziale effetto di un requisito di debito a lungo termine sulle grandi organizzazioni bancarie.

*“i contenuti sono riferibili unicamente all’autore ed esprimono la sua personale opinione al 3/03/2023, non costituiscono alcuna raccomandazione d’investimento e non impegnano le società e istituzioni di appartenenza”

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RIFERIMENTI

Advanced Notice on Potential Rulemaking Resolution-Related Resource Requirements for Large Banking Organizations, Federal Reserve System – FDIC, 24th October 2022 

https://www.govinfo.gov/content/pkg/FR-2022-10-24/pdf/2022-23003.pdf

Prudential Standards for Large Bank Holding Companies, Savings and Loan Holding Companies,  and Foreign Banking Organizations

https://www.federalregister.gov/documents/2019/11/01/2019-23662/prudential-standards-for-large-bank-holding-companies-savings-and-loan-holding-companies-and-foreign

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