I pro e contro delle valute digitali di Banche Centrali: un’analisi – Luglio 2022
di Ivo Invernizzi
Proponiamo un’analisi non esaustiva ma meramente introduttiva, dello stato dell’arte sui progetti di Divise Digitali di Banche Centrali (Central Bank Digital Currencies, d’ora in poi CBDC).
La Bank for International Settlements ci fornisce una definizione molto chiara di CBDC nelle sue due accezioni, la CBDC ‘retail’ o al dettaglio e la CBDC ‘wholesale’ o all’ingrosso: ‘ una valuta digitale della banca centrale (CBDC) sarebbe una banconota digitale. Potrebbe essere utilizzata da individui per pagare aziende, negozi o tra loro (una “CBDC retail o al dettaglio”), o tra istituzioni finanziarie per regolare operazioni sui mercati finanziari (“una CBDC wholesale o all’ingrosso”).’ Per semplificare supporremo che le CBDC retail siano utilizzate per pagamenti semplici tra privati e le CBDC wholesale per il trade finance internazionale tra aziende e per eventuali mercati interbancari futuri.
Se osserviamo la diffusione internazionale dei progetti di creazione di cripto valute di banche centrali, ben 105 paesi, che rappresentano oltre il 95% del PIL mondiale, stanno esplorando una CBDC. A maggio 2020, solo 35 paesi stavano prendendo in considerazione una CBDC. 50 paesi sono ora in una fase avanzata di esplorazione (sviluppo, pilota o lancio). 10 paesi hanno completamente lanciato una loro valuta digitale, con il progetto pilota della Cina che dovrebbe vedere la luce nel 2023. La Giamaica sarà l’ultimo paese a lanciare una propria CBDC, il JAM-DEX. La Nigeria, la più grande economia dell’Africa, ha lanciato la sua CBDC nell’ottobre 2021. È probabile che la tendenza acceleri a seguito delle sanzioni finanziarie alla Russia. Esistono nove test di CBDC ‘all’ingrosso transfrontaliere’ (da banca a banca) e tre progetti di divisa digitale ‘al dettaglio’ transfrontalieri. Delle economie del G7, gli Stati Uniti e il Regno Unito sono i paesi maggiormente in ritardo nello sviluppo in nuce di una propria CBDC. La BCE nel frattempo, ha segnalato che ultimerà un euro digitale entro la metà del decennio. 19 paesi del G20 stanno esplorando una CBDC, dei quali 16 già in fase di sviluppo o pilota. Tale gruppo include Corea del Sud, Giappone, India e Russia, ognuno dei quali ha compiuto progressi significativi negli ultimi sei mesi. Il sistema finanziario mondiale potrebbe trovarsi di fronte a un notevole problema di interoperabilità nel prossimo futuro. La proliferazione di diversi modelli con proprie peculiarità in ciascun paese di CBDC sta creando la necessità per i regulator di definire alcuni standard internazionali.
Potenziali vantaggi di una valuta digitale di banca centrale
Soddisfa in sicurezza le esigenze e le richieste future di servizi di pagamento
Una CBDC offrirebbe al grande pubblico un ampio accesso al denaro digitale privo di rischio di credito e rischio di liquidità. In quanto tale, potrebbe fornire una base sicura per le innovazioni del settore finanziario privato per soddisfare le esigenze e le richieste attuali e future di servizi di pagamento retail. Nella nostra economia in rapida digitalizzazione, la crescita del denaro digitale privato potrebbe presentare rischi sia per i singoli utenti sia per il sistema finanziario nel suo insieme. Una CBDC creata da banche centrali di economie forti (vedi USA o Europa) potrebbe ridurre alcuni di questi rischi, sostenendo anche la fluidità dei pagamenti privati. Una CBDC potrebbe consentire agli innovatori della finanza privata di concentrarsi su nuovi servizi di accesso, metodi di distribuzione e offerte di servizi finanziari correlati. Infine, una CBDC potrebbe generare nuove capacità e skill al fine di soddisfare i requisiti in evoluzione di velocità ed efficienza dell’economia digitale.
Miglioramenti ai pagamenti transfrontalieri
La realizzazione di questi potenziali miglioramenti richiederebbe un coordinamento internazionale significativo per affrontare questioni quali standard e infrastrutture di pagamento comuni (vedi l’attuale SWIFT che, a seguito del conflitto ha creato non pochi grattacapi di blocco dovuti alle sanzioni irrogate alla Russia), i tipi di intermediari finanziari che sarebbero in grado di accedere a qualsiasi nuova infrastruttura, il nuovo framework regolamentare, la prevenzione delle transazioni illecite e i costi e tempi di attuazione.
Come cambierebbe il ruolo internazionale del dollaro americano
Un altro potenziale vantaggio di una CBDC emessa dalla Banca Centrale degli Stati Uniti (Fed) potrebbe essere quello di preservare il ruolo internazionale dominante del dollaro USA nei sistemi di pagamento. Il dollaro è la valuta più utilizzata al mondo per pagamenti e investimenti; funge anche da valuta di riserva mondiale. Il ruolo internazionale del dollaro consente inoltre agli Stati Uniti di influenzare gli standard per il sistema monetario globale. Oggi, il dollaro è ampiamente utilizzato in tutto il mondo a causa della profondità e della liquidità dei mercati finanziari statunitensi, delle dimensioni e dell’apertura dell’economia statunitense e della fiducia internazionale nelle istituzioni e nello stato di diritto statunitensi. Alcuni hanno suggerito che, se le nuove forme di CBDC prodotte da banche centrali di altre superpotenze economiche fossero più attraenti delle forme esistenti del dollaro USA, l’uso globale del dollaro potrebbe diminuire e un dollaro statunitense più debole potrebbe probabilmente minare gli equilibri monetari mondiali.
L’inclusione finanziaria
Alcuni studiosi, hanno suggerito che una CBDC potrebbe ridurre le barriere all’inclusione finanziaria di alcune categorie sociali meno agiate e potrebbe ridurre i costi di transazione, il che potrebbe essere particolarmente utile per le famiglie a basso reddito. Ulteriori studi sarebbero utili per valutare il potenziale che una CBDC avrebbe nel perseguire l’obiettivo di espandere l’inclusione finanziaria delle famiglie svantaggiate e a basso reddito. In Europa, un euro digitale mirerebbe a offrire un mezzo di pagamento gratuito, disponibile per tutti i tipi di transazioni digitali e accessibile a tutti, ovunque. In sintesi, una CBDC agevolerebbe l’inclusione finanziaria in un momento di crisi come quello attuale (inflazione galoppante, incertezze dovute agli indesiderati strascichi della pandemia, tassi di interesse a rialzo, pericolo di recessione e stagflazione, incertezza circa le mosse anticrisi delle banche centrali, forte volatilità dei mercati finanziari) in cui la forte riduzione del numero di filiali bancarie potrebbe interessare i clienti bancari retail, spesso maggiormente vulnerabili.
Estendere l’accesso del pubblico al denaro sicuro della banca centrale
Il contante cash è attualmente l’unica moneta della banca centrale disponibile al pubblico in generale e rimane un mezzo di pagamento importante, popolare e alla portata di tutti. Mentre l’uso di contanti negli Stati Uniti è sceso dal 40% delle transazioni registrate nel 2012 al 19% rilevate nel 2020, altri paesi hanno registrato cali più rapidi. In Svezia, ad esempio, la percentuale di pagamenti in contanti è scesa dal 33% a meno del 10% dei pagamenti totali nello stesso intervallo temporale. In Cina, il 50% dei pagamenti nei punti vendita viene effettuato con un portafoglio mobile o un’app, mentre i contanti rappresentano solo il 13% dei pagamenti presso punti vendita dotati di POS. Se queste tendenze dovessero essere confermate anche negli Stati Uniti, i consumatori potrebbero invocare a gran voce una moneta della banca centrale digitalizzata che, come il contante, non avrebbe alcun rischio di credito o di liquidità, perché godrebbe della garanzia di una istituzione solida e inamovibile, la Fed. Il denaro digitale emesso dalla banca centrale offrirebbe a tutti la possibilità di utilizzare il denaro pubblico per i pagamenti digitali. In Europa, un euro digitale servirebbe da strumento per accompagnare la transizione digitale in corso nei pagamenti. Questa transizione è particolarmente visibile in Irlanda, dove il panorama finanziario sta subendo un drastico cambiamento, con alcune importanti banche storiche che si ritirano e le fintech che avanzano a passi imponenti nel mercato dei pagamenti, facendo concorrenza alle banche.
Tutelare l’autonomia strategica di un Paese
In Europa, l’emissione di un euro digitale consentirebbe anche di proteggere l’autonomia strategica del vecchio continente, sempre più pressato dalla lotta impari con giganti economici quali Stati Uniti e Cina e sempre più preoccupata dalla recrudescenza del conflitto russo-ucraino che porterà importanti conseguenze in termini di eventuali blocchi nelle forniture di gas e ulteriore inflazione. Un euro digitale potrebbe non essere certamente la panacea, ma potrebbe – come sostengono alcuni autorevoli esponenti BCE – consentire all’Europa di permanere sulla scena internazionale, in un mondo in cui la tecnologia sta diventando sempre più il fattore chiave di ogni sistema monetario.
Rischi potenziali e considerazioni relative alla nascita di una CBDC
Modifiche alla struttura del mercato del settore finanziario
Una CBDC potrebbe cambiare radicalmente la struttura dei mercati finanziari. In tal senso, una CBDC fruttifera di interessi, potrebbe comportare un allontanamento da altre attività finanziarie d’investimento ‘low risk’, come le quote di fondi comuni di investimento monetario (che tipicamente investono in asset con orizzonte temporale brevissimo e basso rischio), i buoni del tesoro e altri strumenti monetari a breve termine. Queste preoccupazioni potrebbero essere potenzialmente controbilanciate mediante oculate scelte di progettazione delle CBDC e delle infrastrutture tecnologiche e normative a loro supporto. Una CBDC non fruttifera d’interessi, ad esempio, certamente sarebbe meno attraente come succedaneo del denaro da depositi ‘prodotto’ da una comune banca commerciale (si ricordi il ben noto fenomeno del ‘moltiplicatore della moneta e dei depositi’ che ha reso le banche un soggetto chiave nei nostri sistemi finanziari). Tuttavia, una banca centrale potrebbe limitare la quantità di CBDC che un utente finale potrebbe detenere. La CBDC potrebbe stimolare l’innovazione da parte delle banche e di altri attori e, qualora fosse fruttifera, risulterebbe un sostituto del deposito bancario tradizionale e certamente più sicura rispetto a molti altri prodotti, inclusi stablecoin e altri tipi di denaro ‘alternativo’non bancario. Del resto, le citate forme di denaro non bancario e ‘alternativo’ che già esistono da tempo, potrebbero causare uno spostamento dei risparmi retail lontano dalle banche anche qualora non nascesse una CBDC.
Sicurezza e stabilità del sistema finanziario
Poiché il denaro della banca centrale è la forma di denaro più sicura, una CBDC ampiamente accessibile sarebbe particolarmente attraente per gli utenti avversi al rischio, specialmente durante i periodi di stress del sistema finanziario. Le misure di controllo tradizionali come la vigilanza prudenziale delle banche centrali, i sistemi interbancari di assicurazione dei depositi e l’accesso da parte delle banche alla liquidità della banca centrale, potrebbero non essere sufficienti per evitare ingenti deflussi di depositi delle banche commerciali nella CBDC, in presenza di panico finanziario e corsa agli sportelli. Come per le preoccupazioni relative alla struttura del mercato del settore finanziario, alcuni di questi problemi di ‘flight to quality’ in presenza di un contesto economico-finanziario incerto e irto di difficoltà come quello attuale, potrebbero potenzialmente essere mitigati da oculate scelte in tema di architettura delle CBDC. Tuttavia, poiché una passività della banca centrale (la divisa tradizionale è essenzialmente priva di rischi, ma in teoria dovrebbe esserlo anche la CBDC essendo garantita da un istituto centrale), durante una crisi economica i depositanti potrebbero preferire la CBDC ai depositi bancari classici detenuti presso le banche commerciali, anche qualora la CBDC garantisse un tasso di rendimento meno appetibile.
Efficacia dell’attuazione della politica monetaria
La creazione di una CBDC influenzerebbe il modo in cui ogni Banca centrale intendesse trasmettere all’economia reale la propria politica monetaria. Ad esempio, negli Stati Uniti, sotto l’attuale regime di politica monetaria definito di ‘ampie riserve’, la Federal Reserve esercita il controllo sul livello del tasso sui Fed Funds e di altri tassi di interesse (discount rate e IORB) a breve termine principalmente mediante manovre di rialzo o ribasso dei tassi stessi. Questo regime non richiede una gestione attiva dell’offerta di riserve bancarie. I livelli previsti di fluttuazioni giornaliere nella quantità delle riserve bancarie detenute dalle banche commerciali presso la Fed, hanno generalmente scarso effetto sul livello del tasso sui Fed Funds e sugli altri tassi di interesse a breve termine. In questo quadro, l’introduzione della CBDC potrebbe influenzare l’attuazione della politica monetaria e il controllo dei tassi di interesse alterando l’offerta di riserve nel sistema bancario. Inoltre, la Federal Reserve dovrebbe probabilmente aumentare in media il livello delle riserve, al fine di fornire un adeguato cuscinetto contro aumenti imprevisti della CBDC. Tali impennate potrebbero d’altro lato spingere la quantità aggregata di riserve nel sistema bancario al di sotto del livello definito di ‘ampia riserva’ e esercitare una pressione a rialzo sul tasso sui Fed Funds. Al fine di mantenere un’ampia offerta di riserve, la Federal Reserve potrebbe aver bisogno di espandere sostanzialmente le sue disponibilità di titoli presenti ad attivo finanziario (tipicamente i Treasury del tesoro americano) in contrasto con l’obiettivo odierno antinflazione di riduzione del bilancio. Il potenziale per gli sviluppi del mercato di avere un effetto materiale sulla variabilità della domanda di CBDC, potrebbe anche presentare sfide per la gestione delle riserve nel bilancio della Fed, che attualmente rappresentano un ‘plug’ chiave nella modulazione delle dimensioni del proprio stato patrimoniale, creando un potenziale squilibrio nei meccanismi trasmissivi attesi nell’attuale contesto di tassi a rialzo, Quantitative Tightening.
Privacy e protezione dei dati e prevenzione dei reati finanziari
Qualsiasi CBDC dovrebbe trovare un equilibrio appropriato tra la tutela dei diritti alla privacy dei consumatori retail e la garanzia della trasparenza necessaria per scoraggiare l’attività criminale. Nel modello CBDC intermedio che ogni banca centrale prenderebbe in considerazione, gli intermediari affronterebbero i problemi di privacy sfruttando gli strumenti attualmente esistenti. Qualsiasi CBDC dovrebbe essere progettata al fine di facilitare il rispetto di queste regole. E’ indubbio che, ogni CBDC presenta il chiaro vantaggio di coinvolgere partner del settore privato con programmi consolidati per garantire il rispetto di tali regole. Questo ha serie implicazioni, dato che le valute digitali offerte da istituti bancari centrali (a differenza delle attuali cryptocurrencies ‘private’ in circolazione come il Bitcoin) non offriranno agli utenti lo stesso livello di privacy e anonimato offerto dalle transazioni in contanti. Non si dimentichi inoltre che, a differenza delle classiche cryptocurrencies private, nel caso delle CBDC ‘garantite da una banca centrale’ non vi sarebbe per ovvii motivi alcun ‘miner’ il cui obiettivo è il lucro e non si registrerebbe l’elevatissima volatilità nei prezzi di conversione in dollari fatta registrare dal Bitcoin.
Resilienza operativa e sicurezza informatica
Le minacce ai servizi di pagamento esistenti, comprese le interruzioni riconducibili al rischio operativo e i rischi per la sicurezza informatica (cybersecurity), si applicherebbero per analogia anche a una CBDC. Progettare difese appropriate per la sicurezza e affidabilità di una CBDC potrebbe essere particolarmente ‘sfidante’, perché una rete CBDC potrebbe potenzialmente avere più punti di ingresso per gli hacker rispetto alle reti disponibili per i servizi di pagamento già esistenti. Si ricordi che, molti pagamenti digitali oggi non possono essere eseguiti durante disastri naturali o altre grandi interruzioni e le aree colpite devono fare affidamento su transazioni in contanti di persona.
Disintermediazione delle banche
Se sufficientemente ampio e di ampia portata, il passaggio alla CBDC può interferire con la capacità di una banca commerciale tradizionale di reinvestire fondi nell’intermediazione creditizia. Se il denaro elettronico (e-cash) diventa popolare e la Banca centrale non pone limiti all’importo che può essere conservato nei portafogli mobili, le banche più deboli rispetto ai ‘big’ più aggressive sul pricing dei depositi dell’arena competitiva bancaria, potranno avere difficoltà a trattenere depositi della clientela a basso costo e a condizioni concorrenziali, creando loro seri problemi di deflussi nella raccolta.
Conclusioni: come ovviare ai rischi di un CBDC
In conclusione, ogni Banca Centrale dovrà mappare con accuratezza l’infrastruttura tecnologica e procedere con cautela nella scelta della tecnologia corretta per l’introduzione delle CBDC. I dati finanziari raccolti sulle transazioni in valuta digitale saranno di natura sensibile e le authority dovranno riflettere attentamente sulla progettazione del framework regolamentare. Ciò richiederebbe una stretta interazione tra le autorità bancarie e le autorità di regolamentazione della protezione dei dati. Inoltre, i meccanismi istituzionali dovrebbero garantire che non vi siano sovrapposizioni tra le diverse autorità di regolamentazione e tracciare una chiara linea di demarcazione in caso di violazione dei dati relativi alle valute digitali.
Concludiamo citando alcuni autorevoli economisti: ‘il sistema delle divise tradizionali di banche centrali sarebbe fondamentalmente basato su un aspetto immateriale assente nelle attuali cripto valute ‘private’: la fiducia’. Potrà una divisa digitale di banca centrale inglobare questa caratteristica fondamentale alla base della circolazione delle divise in ogni sistema monetario? Lo speriamo.
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RIFERIMENTI
Money and Payments: The U.S. Dollar in the Age of Digital Transformation, Federal Reserve, January 2022
https://www.federalreserve.gov/publications/files/money-and-payments-20220120.pdf
Public money for the digital era: towards a digital euro, Keynote speech by Fabio Panetta, Member of the Executive Board of the ECB, at the National College of Ireland, ECB, 16 May 2022
Le criptovalute: un sogno vecchio di secoli, Sergio Focardi, Focus Risparmio, 24 Giugno 2022
https://www.focusrisparmio.com/news/le-criptovalute-un-sogno-nuovo-vecchio-di-secoli