BCE dà il proprio ‘imprimatur’ all’euro digitale – Gennaio 2023

di Ivo Invernizzi*

Il 23 gennaio 2023  BCE ha pubblicato le dichiarazioni di Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo dell’Istituto Bancario Centrale europeo rilasciate presso la Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo, sul tema dell’ “avanzamento stato lavori”dell’euro digitale.

Sintetizziamo i principali punti trattati dall’alto funzionario BCE:

  • i rilasci iniziali ‘di prototipo’  si concentrerebbero sull’abilitazione dell’accesso all’euro digitale per i residenti nell’area dell’euro.
  • I legislatori dovrebbero adottare misure normative per garantire un’ampia accettazione dell’euro digitale nei pagamenti, garantendo al tempo stesso che i cittadini abbiano un ampio accesso all’euro digitale.
  • L’euro digitale ha l’obiettivo di preservare il ruolo della moneta della banca centrale nei pagamenti al dettaglio.
  • Un euro digitale dovrebbe essere facilmente accessibile e utilizzabile in tutta l’area dell’euro, come il contante.
  • L’euro digitale sarebbe un bene pubblico. Sarebbe quindi logico che i suoi servizi di base fossero gratuiti.
  • L’euro digitale potrebbe consentire pagamenti condizionati, il che significa che le persone potrebbero decidere di autorizzare un pagamento automatico laddove siano soddisfatte condizioni predefinite a loro scelta.
  • L’euro digitale dovrebbe essere progettato con funzionalità sia online sia offline.
  • La BCE sta ancora analizzando di concerto con commissione UE la compensazione per l’euro digitale.
  • la BCE ha proposto di gestire l’euro digitale minimizzando o annullando l’accesso a dati personali.
  • Due opzioni per l’utilizzo dell’euro digitale: 1. gli intermediari vigilati potrebbero integrare l’euro digitale nelle loro piattaforme; 2. Si sta valutando una nuova app dedicata all’euro digitale
  • In autunno si concluderà la fase istruttoria del progetto. Successivamente BCE passerà alla fase realizzativa.
  • Un’eventuale decisione del Governing Council BCE di emettere un euro digitale verrebbe presa in una fase successiva e solo dopo che il Parlamento e il Consiglio UE avranno approvato il relativo atto legislativo.

È possibile individuare una serie di fattori favorevoli all’euro digitale ma anche alcuni warning a sfavore della sua adozione. Tra i vantaggi: si tratterebbe di una modalità di pagamento universale per tutti i cittadini con corso legale in UE e parificabile alla comune carta moneta, uno strumento stabile e a maggior garanzia di stabilità del sistema finanziario, una maggior tutela per i cittadini europei vista la garanzia offerta dalla BCE in caso (remoto) di default bancari. Tra i possibili pericoli di un euro digitale: la complessità informatica delle infrastrutture gestionali e i pericoli di cybersecurity per le istituzioni finanziarie che cominciassero a gestire i pagamenti in euro digitale; potrebbe svilupparsi una competizione distorta con le cryptovalute ‘non wholesale’ già presenti sulla piazza da qualche anno. Infine, l’euro digitale esige una preparazione adeguata delle risorse umane dedicate al mondo blockchain che al momento non è perfettamente allineata ai progressi tecnologici, ma lo sarà certamente in futuro.

*“i contenuti sono riferibili unicamente all’autore ed esprimono la sua personale opinione al 25/01/2023, non costituiscono alcuna raccomandazione d’investimento e non impegnano le società e istituzioni di appartenenza”

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RIFERIMENTI

The digital euro: our  money, wherever, whenever we need it, Fabio Panetta,  ECB, 23rd January 2023

https://www.ecb.europa.eu/press/key/date/2023/html/ecb.sp230123~2f8271ed76.en.html

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