Banca d’Italia sulla soglia massima di utilizzo del contante – Dicembre 2022
di Ivo Invernizzi
Citiamo due punti (paragrafo 5. ‘Interventi in materia di strumenti di pagamento’) dall’intervento tenuto dal Dr. Fabrizio Balassone, Capo del Servizio Struttura economica della Banca d’Italia in occasione dell’Audizione preliminare all’esame della manovra economica per il triennio 2023-2025:
‘Il disegno di legge prevede che dal prossimo gennaio la soglia massima per l’utilizzo del contante nelle transazioni, attualmente pari a 2.000 euro, venga innalzata dal livello previsto per allora dalla legislazione vigente – pari a 1.000 euro – a 5.000 euro. Introduce inoltre un limite, pari a 60 euro, al di sotto del quale non si applicherebbero le sanzioni per gli esercenti che non accettano mezzi di pagamento elettronici. Tali misure, contrariamente a quanto complessivamente accaduto negli ultimi anni, vanno nella direzione di agevolare l’utilizzo del contante.’ [..]
[..]‘Come già ricordato in passato, i limiti all’uso del contante, pur non fornendo un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalità ed evasione. In particolare, negli ultimi anni sono emersi studi – anche condotti nel nostro Istituto su dati italiani15 – che suggeriscono che soglie più alte favoriscono l’economia sommersa; c’è inoltre evidenza che l’uso dei pagamenti elettronici, permettendo il tracciamento delle transazioni, ridurrebbe l’evasione fiscale’
In sintesi, secondo quanto relazionato dall ‘alto funzionario Bankit:
- l’innalzamento del limite sul contante massimo utilizzabile nei pagamenti favorirebbe la ‘black economy’
- la limitazione sull’utilizzo del cash nelle transazioni contribuirebbe alla lotta all’evasione fiscale
Secondo alcune fonti, il governo italiano avrebbe allo studio una forma di tassazione sulle banche denominata ‘solidarity tax’ . Le risorse rivenienti da tale tassa, verrebbero impiegate al fine di ridurre le fees che le banche addebitano agli esercizi commerciali che accettano dalla clientela i pagamenti digitali.
Se da un lato è indubbio che i pagamenti elettronici siano generatori di utili da commissioni per le banche, è d’altro lato innegabile che ormai in alcuni paesi come la Svezia, un paese all’avanguardia nell’innovazione bancaria, la quasi totalità degli esercenti accetta in pagamento solo carta di credito. Gli esercizi commerciali che accettano i contanti come strumento di pagamento sono pochissimi. Inoltre, in Svezia dal 2023 l’utilizzo del contante come strumento di pagamento di tutte le transazioni sarà vietato.
Alla luce della crucialità del contesto fintech e dell’ineludibile e progressiva digitalizzazione dei sistemi di pagamento nei paesi dell’Unione Europea, l’evoluzione verso una società ‘cashless’ pare essere un ingrediente indispensabile anche per la modernizzazione del nostro paese.
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RIFERIMENTI
Audizione preliminare all’esame della manovra economica per il triennio 2023-2025 Testimonianza del Capo del Servizio Struttura economica della Banca d’Italia Fabrizio Balassone